Rinoplastica & VIVERSANI E BELLI
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Nel numero 49, del 30 novembre 2018, del settimanale “Viversani e belli” ho risposto a un richiesta di Laura, una lettrice della rivista. Ecco la sua domanda:
Voglio rifarmi il naso, ma ho sentito dire che la forma potrebbe cambiare in peggio: a qualcuno la punta è piano piano scesa, ruotando all’ingiù. È vero?
… ed ecco la mia risposta:
«Spesso ci si rifà il naso per questioni estetiche, ma la forma ha anche funzione: determina gli spazi interni necessari a far passare bene l’aria che respiriamo. Per ottenere questo, nell’intervento di rinosettoplastica, il chirurgo può usare come sostegno della punta una parte della cartilagine rimossa. L’approccio che più di ogni altro agevola il chirurgo è quello della rinoplastica “aperta”, dove ogni struttura anatomica del naso può essere raggiunta e riposizionata. “Aperta” però non significa “invasiva”, perché si tratta di fare solo una piccola incisione in più che rende più preciso l’intervento. Questa tecnica può quindi garantire una migliore tenuta della posizione della punta, oltre che un’ottima funzionalità del naso».
Prima di andare dal chirurgo, se vuoi altre notizie sulla chirurgia nasale, scarica gratuitamente il mio libro dal titolo “LA TUA RINOPLASTICA”. Lo trovi sul sito
www.fabiomeneghini.it
