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Rinoplastica & Cosimo de’ Medici

Qualche notizia utile sulla chirurgia nasale estetica, funzionale e ricostruttiva – di Fabio Meneghini

Cosimo di Giovanni de' Medici detto il Vecchio o Pater patriæ è stato un politico e banchiere italiano, primo signore de facto di Firenze e primo uomo di Stato di rilievo della famiglia Medici.

Agnolo (oggi diremmo Angelo) di Cosimo di Mariano, conosciuto come il Bronzino, invece è stato un pittore italiano. Tra i più raffinati e mirabili pittori del Manierismo fiorentino, è noto per aver ritratto più volte Cosimo de’ Medici anche di profilo.

Con gli anni, e forse anche per colpa di tanti grattacapi, la punta del naso di Cosimo si è abbassata tanto da impedire, con verosimile certezza, una normale funzione.

Questa naturale tendenza ad abbassarsi della punta nasale avviene per l’invecchiamento delle strutture cartilaginee di sostegno e a seguito di traumi e di interventi chirurgici poco rispettosi.

Il problema è reale ed è sentito tra i chirurghi che si dedicano con passione alla rinoplastica. La soluzione, fino ad oggi ritenuta ideale, è quella di conservare/irrobustire/rinforzare/ricostruire ogni struttura che sostiene la punta utilizzando degli autoinnesti, piccole frammenti della stessa cartilagine del paziente… anche quando si tratta di un giovanissimo paziente.

Una delle frontiere moderne della rinoplastica è quindi la visione a lungo termine dell’operato del chirurgo … per non trovarsi, da vecchi, con tanti pazienti nella stessa situazione di Cosimo di Giovanni de' Medici.

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Rinoplastica a Milano, Roma, Bologna, Bergamo e Firenze
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Rinoplastica & RICOSTRUZIONE
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Qualche notizia utile sulla chirurgia nasale estetica, funzionale e ricostruttiva – di Fabio Meneghini

Rinoplastica & RICOSTRUZIONE

Molti pazienti, ma anche qualche chirurgo “vecchio stile”, pensano che la rinoplastica sia riassumibile in una riduzione delle dimensioni del naso.
Togliere la “gobba” per esempio, è la richiesta più frequente. L’altro giorno, un po’ per ridere e sdrammatizzare, una nuova paziente si è presentata per la sua prima visita dicendomi: “Dottore, mi può dare una bella cartavetrata al naso”.
Oggi questa tradizione non è più accettabile. Il naso va modificato con l’obiettivo di creare una proporzione, una forma naturale ma anche senza dimenticarsi di mantenere o creare una dimensione di sicurezza. Senza questa dimensione di sicurezza il naso è troppo piccolo e la sua funzionalità è persa per sempre. Con altre parole possiamo dire che senza dimensioni di sicurezza il paziente sarà condannato a tenere la bocca aperta per respirare.
In alcuni casi è quindi necessario ricostruire e rinforzare chirurgicamente alcune parti del naso attraverso l’inserimento di piccoli innesti di cartilagine. Questo materiale, la cartilagine, si può recuperare in profondità dentro allo stesso naso e utilizzare per ricostruire la punta del naso, come nella foto qui sopra, o altre parti, come il dorso e la radice.
Nasi giusti e non nasi piccoli, quindi!
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Rinoplastica & NASO GRECO


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Qualche notizia utile sulla chirurgia nasale estetica, funzionale e ricostruttiva – di Fabio Meneghini
Viktoria di Fritz Schaper è una bella statua di donna alata che si può ammirare a Berlino all’entrata del Deutsches Historisches Museum. Tutto fa pensare a una donna tranne il naso che, a un’attenta osservazione, potrebbe essere preso ad esempio di mascolinità.
Il dettaglio rivelatore è la radice del naso che, nel capolavoro di Fritz Schaper, scende dritto dalla fronte ricordando il cosiddetto “Naso Greco”, un cliché tante volte proposto nelle statue e nei dipinti classici.
Nella rinoplastica moderna, soprattutto nella donna, la radice nasale va quindi studiata e all’occorrenza modificata per renderla armonica con il resto del visto, per toglierle “importanza” e “prepotenza” rispetto al resto del viso. Una radice nasale più piccola e meno evidente farà emergere gli occhi e lo sguardo della persona.
La naturalezza del risultato non si ottiene sempre e solo togliendo la “gobba” o stringendo la punta del naso; talvolta è necessario guardare un po’ più in alto… alla radice del naso!
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Rinoplastica & DOMENICA
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Oggi, domenica 8 aprile, ho ricevuto questa mail da una paziente di un mio collega che non conosco e che ogni tanto si rifà viva:

 (indirizzo reso anonimo)@yahoo.it>                                      8/4/2018 11:19
A Dr. Fabio Meneghini <info@fabiomeneghini.it>
Buongiorno Dottore, mi scusi se la stresso di nuovo. Mi è successa una cosa strana: ad un mese e qualche giorno dalla mia rino stamattina mi sono svegliata con la mucosa che riveste la parte più esterna del setto, vicino all'apertura della narice, infiammata. Questo solo da un lato, tanto che le narici che già prima erano asimmetriche ora lo sono ancora di più. Inoltre mi dà fastidio e mi tira. Secondo lei a cosa può essere dovuto? Può essere che abbia massaggiato male la punta e abbia combinato qualche guaio? Ho iniziato con i massaggi da qualche giorno. La ringrazio e mi scusi ancora
Qualche mio collega, d’istinto, avrebbe pensato: “Ma cosa vuole questa?”, “Anche di domenica!”.
Molti non avrebbero risposto.
Secondo me la questione è questa: quanti pazienti dopo l’intervento soffrono di ogni cosa, anche la più banale, capiti al loro naso. Soffrono e chiedono consigli. E anche: quanti miei pazienti personali, senza dirmi niente, si sono rivolti a un altro collega per informazioni sul postoperatorio?
Ho quindi risposto alla paziente che non conosco cercando di offrire sia una rassicurazione sia qualche consiglio utile. E non importa se è domenica.

Se sei interessato alla chirurgia estetica, funzionale e ricostruttiva del naso è possibile scaricare gratuitamente il libro “La Tua Rinoplastica” dal sito www.fabiomeneghini.it/scarica-il-libro-gratis