La moderna chirurgia del naso dovrebbe, anzi deve, rispettare il principio di Robin Hood.
In altre parole dobbiamo
immaginare che i frammenti di cartilagine rimossi per raddrizzare il setto o
per ridurre il gibbo nasale (la cosiddetta gobba) possono essere utilizzati,
opportunamente riposizionati e fissati con dei punti di sutura, quali strutture
di sostegno della punta del naso stesso.
In
fin dei conti, sono “materiali” preziosi, ecologici, non costano niente e
permettono di perfezionare e irrobustire il nuovo naso.
Per fare tutto questo,
per rispettare il principio di Robin Hood, il chirurgo deve lavorare di più con
un inevitabile allungamento dei tempi operatori ma, non c’è dubbio, i vantaggi
a lungo termine di questa minuziosa ricostruzione ci saranno.
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