venerdì 3 aprile 2015

QUESTIONI DI PUNTA QUANDO È LARGA, PIATTA O… “A PATATA”

La punta del naso è importantissima e tutti la notano.


Lei ci precede, ci annuncia, è la parte più sporgente del nostro viso e per questo, accipicchia, sta sempre sotto i riflettori. Non a caso nel dialogo con il paziente si va sempre a finire sulla punta.

Per questi motivi, le tecniche per la correzione delle deformità delle cartilagini alari, le cartilagini che sostengono e danno forma alla punta, si sono perfezionate nel tempo e sono sempre più sicure. Una buona scelta per il chirurgo è rappresentata dalla tecnica “OPEN” che permette di modellare, riposizionare, proiettare, raddrizzare e STRINGERE efficacemente la punta.

E con un po’ di pazienza e di lavoro anche una punta così storta e deformata può essere migliorata. L’obiettivo non è solo estetico ma anche funzionale, basta guardare la differenza tra le due narici: la sinistra è così ristretta che l’aria vi passa con difficoltà.
Per non rovinare o tagliare le cartilagini alari si utilizzano dei fili di sutura opportunamente passati e messi in tensione sino a ottenere la forma desiderata. E dopo qualche mese, quando la punta del naso avrà assunto la nuova e definitiva forma, i fili di sutura si riassorbiranno senza lasciare traccia.


Nosy




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