La punta del naso è importantissima e tutti la notano.
Lei ci precede, ci annuncia, è la parte
più sporgente del nostro viso e per questo, accipicchia, sta sempre sotto i
riflettori. Non a caso nel dialogo con il paziente si va sempre a finire sulla
punta.
Per questi motivi, le tecniche per la
correzione delle deformità delle cartilagini alari, le cartilagini che
sostengono e danno forma alla punta, si sono perfezionate nel tempo e sono
sempre più sicure. Una buona scelta per il chirurgo è rappresentata dalla
tecnica “OPEN” che permette di modellare, riposizionare, proiettare,
raddrizzare e STRINGERE efficacemente la punta.
E con un po’ di pazienza e di lavoro
anche una punta così storta e deformata può essere migliorata. L’obiettivo non
è solo estetico ma anche funzionale, basta guardare la differenza tra le due
narici: la sinistra è così ristretta che l’aria vi passa con difficoltà.
Per non rovinare o tagliare le
cartilagini alari si utilizzano dei fili di sutura opportunamente passati e messi
in tensione sino a ottenere la forma desiderata. E dopo qualche mese, quando la
punta del naso avrà assunto la nuova e definitiva forma, i fili di sutura si
riassorbiranno senza lasciare traccia.
Nosy
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